Quanto tempo che non si fermava a guardarsi negli occhi.
Grandi erano e grandi erano rimasti, nonostante la stanchezza.
“Regolare lo sgabello, sorridere e premere il pulsante start”, pronunciò la macchinetta.
Il ragazzo obbedì.
Tre lampi.
Uno vicino all’altro.
Vuhm, Vuhm, Vuhm.
“Stampa in corso”, proseguì la voce con un tono che di robotico ormai non aveva più nulla.
“Sembra vera” pensò il ragazzo.
“È stato bello vederti tornare a sorridere” sussurrò la macchinetta.
Il ragazzo si guardò intorno.
“Con un sorriso dedicato a te poi… Ritirare la stampa. Arrivederci.”
“E i soldi?” domandò lui.
“Non varranno mica cinque euro certi sorrisi”, rispose lei. La macchinetta.
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Autore con la passione per la melanzana fritta e l’ossessione per il tempo.
Mi occupo quotidianamente della scrittura e della realizzazione di contenuti destinati al web e alle TV.
Discreto camminatore, nonostante i piedi un po’ piatti, mi piace molto andarmene in giro per le strade e raccogliere storie. Alcune le scrivo, a volte le fotografo. Credo di essere un Palermitano anomalo: mi emoziona la montagna e mi rilassa molto la frittura. Ho lavorato per il Teatro e
l’intrattenimento dal vivo. Tendenzialmente disordinato, faccio fatica a seguire le serie troppo lunghe, vivo a Piacenza con Silvia e Andrea.